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Piano di Risanamento e Composizione Negoziata

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Il piano di risanamento è uno strumento fondamentale per le imprese in crisi che intendono superare le difficoltà finanziarie e tornare alla sostenibilità economica. Approfondiamo il suo ruolo, la sua struttura e la sua importanza all’interno delle procedure di risoluzione della crisi d’impresa, come la Composizione Negoziata o il Concordato Preventivo.   Cos’è il Piano di Risanamento? Il piano di risanamento è un documento strategico che descrive le azioni che un’impresa intende intraprendere per superare una situazione di crisi finanziaria. Si tratta di un progetto dettagliato che include obiettivi, tempistiche, risorse necessarie e misure concrete per ripristinare l’equilibrio economico-finanziario dell’azienda. Il piano di risanamento è spesso richiesto nell’ambito di procedure come la Composizione Negoziata o il Concordato Preventivo, dove rappresenta uno strumento chiave per dimostrare ai creditori e al tribunale che l’impresa ha concrete possibilità di recupero. ...

Il Concordato nella Liquidazione Giudiziale: Analisi della normativa vigente

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Il Concordato nella Liquidazione Giudiziale rappresenta una delle novità introdotte dal Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza (CCII), sostituendo il vecchio Concordato fallimentare. Questo istituto è regolato dal capo VII del titolo V del CCII, introdotto dal d.lgs. n. 14/2019 e successivamente modificato da interventi normativi come il d.lgs. n. 147/2020, il d.l. n. 41/2021 (convertito in l. n. 69/2021), il d.l. n. 118/2021, il d.lgs. n. 193/2021 e il d.lgs. n. 83/2022. Con il nuovo Concordato, l’obiettivo di fondo del legislatore è stato quello di rendere questo strumento più flessibile e adatto alle esigenze di creditori e debitori, garantendo trasparenza e tutela degli interessi collettivi. La proposta di Concordato: soggetti ammessi e novità principali La disciplina della proposta di Concordato, contenuta negli articoli 240 e seguenti del CCII, si rifà in gran parte a quella prevista dall’art. 124 della vecchia legge fallimentare. Tuttavia, introduce alcu...

L’OCC quali sono i confini dei loro poteri e doveri

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Gli OCC sono gli organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento disciplinati dal DM 24 settembre 2014 n. 202 e successive modificazioni, che svolgono i compiti di composizione assistita della crisi da sovraindebitamento previsti dal codice della crisi (art. 2 c. 1 lett. t) CII). Gli OCC possono essere enti pubblici o privati dotati di indipendenza, professionalità e di un adeguato patrimonio. Oltre a dover essere iscritti in un registro istituito dal Ministro della giustizia, devono essere composti da tre organi: il consiglio direttivo, il referente ed il gestore della crisi. Ogni organismo, infatti, ha il dovere di istituire un elenco dei gestori della crisi e un registro informatico degli affari, con le annotazioni relative al numero d'ordine progressivo, ai dati identificativi del debitore, al gestore della crisi designato nonché all'esito del procedimento (art. 9 c. 1 DM 24 settembre 2014 n. 202). Per altro verso, il gestore della crisi è individuato ...