Holding di famiglia: Passaggio generazionale nelle famiglie imprenditoriali


Uno dei principali strumenti di tutela del patrimonio familiare utilizzati a livello internazionale maggiormente utilizzato è la “HOLDING”, che consente anche di pianificare il passaggio generazionale ovvero la successione nelle famiglie imprenditoriali.

Con il termine Holding si definisce una società la cui attività tipica è quella di acquisire e detenere partecipazioni in altre società, ovvero immobili.

L’esigenza di costituire una Holding familiare nasce nel momento in cui l’imprenditore vuole riorganizzare il proprio universo imprenditoriale garantendo, mendiate una maggior unità giuridica tra imprese , una successione della proprietà e della governance delle imprese  a favori dei propri eredi.

La Holding di famiglia si caratterizza perché i soci sono membri di una stessa famiglia, il controllo è concentrato nelle mani del fondatore, che conferisce nella holding le proprie partecipazioni detenute nelle società operative, e degli eredi, che acquisiscono quote del capitale della holding.

Attraverso le Holding di famiglia è possibile attribuire un ruolo definito a parte  del patrimonio familiare, prevenendo eventuali contrasti interni tra  i membri della famiglia, separando gli interessi di coloro che guardano ai soli dividendi, da quelli di coloro che, al contrario, hanno le attitudini e la voglia di partecipare attivamente alla gestione, conduzione e prosecuzione delle attività di famiglia.

L’utilizzo della forma giuridica di società di capitali nelle Holding di famiglia , rispetto alla più snella società di persone, comporta indubbi aggravi amministrativi, basti pensare che viene meno la possibilità di adottare la contabilità semplificata ed è inoltre obbligatorio depositare il bilancio annuale. Gli oneri, quindi, aumentano associati ad una minore riservatezza nei confronti dei terzi, che dispongono di un documento dal quale risulta la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società.

A differenza delle società di persone, inoltre, la responsabilità dei soci è limitata al patrimonio apportato ed il ruolo di amministratori viene affidato a soggetti ben individuati che possono anche non essere soci. Si tratta quindi di una struttura ottimale in presenza di una compagine sociale frazionata con più soci che detengono quote modeste.

Si pensi alla holding di famiglia dove i due genitori detengono ciascuno il 35% ciascuno e ciascuno dei due figli il 15%. Se si utilizzasse la società in nome collettivo i genitori risulterebbero in balia dell’operato di ciascun figlio (nelle società di persone l’amministrazione, in linea teorica, spetta in via disgiuntiva a tutti i soci).

Relativamente agli aspetti fiscali, invece la società di capitali sconta di norma l’Ires al 24%, ma nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge, è possibile optare per il regime della trasparenza e determinare la tassazione in capo ai soci come nelle società di persone. In questo secondo caso la distribuzione di dividendi non comporterà tassazione alcuna. In relazione alla tassazione dei proventi tipici della holding, si segnala che l’articolo 89 del DPR n. 917/86 esenta al 95% i dividendi provenienti da altre società di capitali residenti o di società estere purché non siano residenti in paesi a fiscalità privilegiata.

L’articolo 87 del DPR n. 917/86, inoltre, prevede l’esenzione del 95% delle plusvalenze derivanti dall’alienazione di società commerciali residenti o da società estere, purché non residenti in paesi a fiscalità privilegiata.

A differenza delle società di persone, le società di capitali possono optare per l’applicazione del regime del consolidato fiscale che consente la tassazione del reddito imponibile complessivo del gruppo derivante dalla somma degli imponibili dei singoli soggetti aderenti. In questo modo è possibile compensare gli utili e le perdite realizzate nello stesso esercizio. Il regime del consolidato fiscale offre inoltre ulteriori opportunità come ad esempio la possibilità di trasferire beni plusvalenti tra le società del gruppo in sospensione di imposta.

 I vantaggi di una holding di famiglia possono essere così riassunti:

  • Migliore razionalizzazione del controllo societario: con la holding si crea un unico gruppo stabile di soci che controlla indirettamente tutte le società del gruppo;
  • Possibilità di optare per la tassazione consolidata di gruppo;
  • Possibilità di tassazione al 5% dei dividendi della Holding ai soci;
  • Facilitazione del passaggio generazionale nell’impresa di famiglia;
  • Allontanamento delle controversie tra i membri della famiglia attraverso la definizione del ruolo di ogni familiare nella gestione del patrimonio;
  • Possibilità di liquidazione dell’Iva di gruppo, compensando eventuali crediti maturati da una o più società, con i debiti delle altre del gruppo.
  • Idonea e diversificata politica di remunerazione della holding, garantendole dividendi e corrispettivi per l’attività di coordinamento del gruppo;
  • Facilitazione nell’accesso al capitale di credito, sia attraverso il canale bancario sia obbligazionario o degli strumenti finanziari;
  • Razionalizzazione della distribuzione degli utili;
  • Elasticità nella distribuzione di risorse finanziarie tra le società del gruppo;
  • Riduzione di costi di gestione a seguito dell’accentramento di alcune funzioni o servizi comuni a tutte le società del gruppo (es. amministrazione, gestione ordini e paghe).

Lo Studio Gervasio Commercialista resta a disposizione per ulteriori e migliori chiarimenti.

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